Il Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente (DICMA) è un centro di formazione, ricerca e innovazione per lo studio e lo sviluppo di processi di trasformazione della materia, dalle materie prime ai prodotti con valore aggiunto. Lo sviluppo dei processi e delle tecnologie, dalla scala di laboratorio a quella industriale, si realizza attraverso la sinergia tra scienze di base, scienze applicate e ingegneria nel rispetto dell'ambiente, della sicurezza e della salute umana. La trasversalità delle competenze all'interno del Dipartimento consente ambiti di intervento molto ampi che spaziano da quelli più tradizionali legati all'industria chimica, a quelli più recenti legati alla sostenibilità, alla sicurezza, all'ambiente, alle biotecnologie, alle energie alternative e al clima, alla biomedica, all'agroalimentare e allo sviluppo di materiali avanzati.
Il DICMA è erede di una lunga storia che parte dall'istituzione, nel 1873, del Gabinetto di Chimica Docimastica divenuto, nel 1932, Istituto di Chimica Applicata e Industriale. Dal 1895, ha la propria sede principale nell'edificio storico adiacente via delle Sette Sale, nel complesso universitario di San Pietro in Vincoli.
Lo sviluppo delle sue competenze ha seguito di pari passo l'evoluzione della grande scuola chimica italiana, dagli anni Sessanta del secolo scorso, da cui eredita l'impostazione culturale e scientifica.
Negli anni, le competenze originarie inerenti all’Industria Chimica si sono ampliate, comprendendo tutti i settori dell’Ingegneria Chimica, Ambientale e della Scienza dei Materiali. Nel 1983, anno di istituzione dei dipartimenti universitari, dalla fusione tra l'Istituto di Chimica Applicata e Industriale, l’Istituto di Metallurgia e l'Istituto di Arte Mineraria nasce il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali, delle Materie Prime e Metallurgia che a partire dal 2006 assume la sua attuale denominazione.
Il Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente contribuisce oggi agli sforzi per fronteggiare le grandi sfide scientifiche e culturali del nuovo millennio beneficiando della sua storica vocazione interdisciplinare; persegue la relazione tra formazione e ricerca, sia di base che applicata, nei propri ambiti di competenza; promuove la valorizzazione dei risultati attraverso strategie di forte interazione, finalizzate al trasferimento tecnologico, con le realtà produttive ed industriali regionali, nazionali e internazionali.